La segale appartiene alla famiglia delle graminacee e, in modo più esteso, alla famiglia dei cereali. Le sue origini sono remote, basti pensare che l’antico popolo camuno si sfamava con il pane di segale.
Di notevole importanza sono le sue proprietà nutritive: la segale è ricchissima di proteine e sali minerali quali potassio, calcio, sodio, iodio e fosforo, è più energetica del grano nonostante sia un prodotto dietetico. Inoltre gode di proprietà lassative e fluidificanti del sangue svolgendo anche un’azione antisclerotica.
Alla segale ho un ricordo personale che spesso in autunno ritorna a farsi sentire, una memoria di quando ero bambino e facevo un dolce pellegrinaggio da Malonno a Lezza. Un campo di segale, un nido di leprottini, profumo delle erbe aromatiche…
Ed ecco apparire i campi di segale, coltura fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e per l’economia della Valle.
Così un giorno, una volta cresciuto, ho visto nel mio laboratorio il sacco della farina di segale e mi sono deciso sperimentarlo nella produzione di prodotti tipici della cucina camuna come la pasta fresca, i casoncelli e i gnocchetti.
L’idea ha funzionato portando benefici sia all’agricoltura locale che al turismo, nella più raffinata espressione del turismo gastronomico.
Ad oggi l’associazione “Camuni con gusto” raccoglie ogni anno più di 40 quintali di segale, insieme ad altri prodotti della nostra terra quali mele, frutta di bosco ed erbe aromatiche.